Questa barchetta costruita con una vecchia tavola e pezzi di ferro riciclati si trovava in una bella bottega artigiana nel centro della città di Corfu, isola della Grecia ionica. Quel negozio mi piaceva molto, mi affascinava stare a guardare i manufatti costruiti con i più disparati materiali trovati chissà dove e riutilizzati con fantasia o il proprietario che dietro al suo bancone era al lavoro a dare dei tocchi di colore all’ultima delle sue creazioni. Mi piaceva tutto ma in particolare quella barchetta che mi rapiva e mi faceva sognare immaginando i mari fantastici che aveva solcato.
Tornato in Italia molte volte mi capitava di ricordare quel negozio e quella barca e di rammaricarmi di non averla acquistata quando ne avevo avuto l’occasione. Finche ecco a novembre nel giorno del mio compleanno un regalo di Valeria, un pacco abbastanza voluminoso; mentre lo scarto ho un presentimento, una speranza che cresce e poi finalmente la certezza! Eccola qui la mia barchetta, incredibile, non ci posso credere! Comprata di nascosto e custodita per mesi fino al giorno del compleanno, grazie Valeria, mi hai fatto un regalo bellissimo.
Ora la barchetta (non ha nome ora che ci penso, come la possiamo chiamare?) si trova nel mio ristorante a raccontare la sua storia a chi, curioso, voglia navigare con la fantasia.
Questa storia mi da lo spunto per fare una piccola riflessione sulla situazione critica in cui versa la Grecia in questo periodo. Non se ne parla tantissimo ma a due passi dalla nostra penisola succede qualcosa che in quanto europei, industrializzati, ricchi etc. non ci saremmo mai immaginato. I tagli che il governo greco ha dovuto effettuare per stare dentro i parametri imposti proprio dall’unione europea stanno avendo effetti devastanti sulla popolazione che si ritrova in larga parte al disotto della soglia di povertà. Voglio qui solo esprimere il mio affetto verso gli amici greci, la mia speranza che una grande nazione come la Grecia, madre della civiltà moderna, possa rialzarsi con tutta la forza del suo popolo ed essere protagonista in un’Europa civile, solidale, fondata oltre che sulle regole su alti valori condivisi.
Ah, la barchetta, la chiamo Kerkyra (Corfu), vi piace? Ciao Ciao